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Nel radar di ogni lettore c’erano una moltitudine di novità editoriali: recuperi dei classici, serie crossmediali e anteprime esclusive portate in loco hanno fatto di Lucca Comics & Games 2019 una delle edizioni più interessanti e chiacchierate degli ultimi anni.

A seguire: una selezione dei fumetti da recuperare dopo la kermesse lucchese.

Diana Sottosopra, di Kalina Muhova Canicola edizioni

Diana Sottosopra, di Kalina Muhova
Canicola edizioni

Diana è pronta per preparare un gustosissimo dolce con sua nonna.
Cercando gli ultimi ingredienti (le introvabili fragole) nel bosco viene catapultata improvvisamente in un’altra dimensione, o almeno così sembra. La ragazzina entrerà in contatto con degli strani esseri profumati che somigliano a delle rose bipedi, abitanti di un mondo ormai rovinato dall’inquinamento ambientale.
Queste creature avranno bisogno del suo aiuto per salvarsi dall’irresponsabilità dell’uomo. L’autrice, Kalina Muhova, vincitrice del Premio Bartoli 2018 ad ARF! FESTIVAL, rilegge la figura di Gulliver in chiave Miyazaki, misurandosi con un racconto di formazione delicato e interessante.

La mia prima volta, di Kabi Nagata (trad. Carlotta Spiga) J-Pop

La mia prima volta, di Kabi Nagata (trad. Carlotta Spiga)
J-Pop

Per rimediare a una vita priva di sesso, una ragazza di 28 anni depressa, sfiduciata e con feroci problemi alimentari decide di rivolgersi a una escort. In Italia arriva finalmente La mia prima volta, memoir di Kabi Nagata, vincitrice del Premio Boscarato 2019 (del Treviso Comic Book Festival), e testimone diretta di come ancora oggi rimanga difficile vivere con naturalezza i proprio sentimenti.

Stagione di caccia, di Emiliano Pagani e Bruno Cannucciari Tunué

Stagione di caccia, di Emiliano Pagani e Bruno Cannucciari
Tunué

In Stagione di caccia, tre donne che gestiscono un’azienda agricola nei boschi non sono ben viste dalla comunità perché considerate “troppo al passo con i tempi.” A diffondere pregiudizio e rancore ci pensano i cacciatori, capeggiati da Bruno, il più polemico e scettico tra gli abitanti del paese. Dopo una serie di furti si dà subito la caccia al capro espiatorio, una comunità di migranti colpevoli, secondo lui, di compiere razzie ai danni della gente per bene. Le ragazze decidono così di intervenire contro la rabbia della comunità. La coppia Pagani-Cannucciari mette su carta una storia dal ritmo serrato e teatrale, per raccontare l’atavico odio che accompagna le ultime “stagioni di caccia” condotte dall’uomo bianco.

Enrico, di Marco Taddei e Simone Angelini Coconino Press

Enrico, di Marco Taddei e Simone Angelini
Coconino Press

La premiata ditta Taddei-Angelini è nota perché è sempre al lavoro su storie per nulla confortanti, ma dalla vena nichilista e con uno sguardo che filtra tutte le energie negative del mondo. Con Enrico si ripetono le scorribande di Enrico con gli amici Anubi e Horus, che hanno inizio sin dalla tenera età. Un’unione che li porterà all’esplosione, o magari alla fusione di tre cuori magmatici pronti a esplodere. In questo prequel non mancano personaggi posticci, i bagordi nei bar di provincia e un nero abisso che attira tutte le disgrazie terrene pronte a sconvolgere le vite di Enrico e compagni. Marco Taddei e Simone Angelini consegnano ai lettori una nuova carica di irriverenza, nel solco di Amore tossico e delle tinte più nere del fumetto.

Dogmadrome, di Lorenzo Mò Eris edizioni

Dogmadrome, di Lorenzo Mò
Eris edizioni

Erano quattro amici intorno al tavolo, che volevano cambiare le idee di gioco in una campagna a D&D. Questa è la premessa che getta le basi della storia di Dogmadrome (Premio Bartoli 2019, ARF!). Un lungo racconto che rompe gli schemi del fantasy tra brillanti battute da osteria, e una comicità slapstick che omaggia la scuola d’animazione Hannah-Barbera. L’ingranaggio è ben oliato a tal punto da consegnare al lettore un’opera prima che convince per la sua scorrevolezza, ma lungi dall’essere però un mero calderone citazionistico.
Lorenzo Mò si aggiunge alla folta schiera di nuovi talenti del fumetto italiano alternativo (Vitt Moretta, Maurizio Lacavalla, Edo 9000 ed Ettore Mazza per citarne alcuni). Le sue vignette avevano fatto il giro sulle pagine dello storico mensile di fumetto Linus (Dogmadrone è un lavoro antecedente), subito accolto da Igort per la realizzazione del fumetto de L’uomo gatto; oggetto di scena utilizzato in 5 è il numero perfetto.

 

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