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Sul pendio della scarpata gli angeli fanno la ruota con le loro vesti di lana nell’erba d’acciaio e di smeraldo.
Prati di fiamme balzano fino alla cima del dosso.
A sinistra sul terriccio del crinale il calpestìo di tutti gli omicidi e di tutte le battaglie, e tutti i rumori dei disastri nella loro curva si rincorrono.
Dietro il crinale di destra la linea degli orienti, dei progressi.
E mentre la striscia in alto del quadro è formata dal rumore scattante e vorticoso delle conche dei mari e delle notti umane,
La dolcezza fiorita delle stelle e del cielo e del resto scende, come un paniere, di faccia alla scarpata, – contro la nostra faccia, e fa azzurro e odoroso l’abisso là sotto.

Arthur Rimbaud, «Mistico».
Tratto da: Illuminazioni, traduzione di Cosimo Ortesta, SE edizioni 2017.

Sara Cucè, «Untitled»

Sara Cucè, «Untitled»