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Siamo finalmente tornati con i nostri Imperdibili. Come al solito trovate le uscite più interessanti del mese, sia di fiction che di non-fiction. La selezione dei titoli è a opera di Giuseppe Putignano e Marco De Laurentis. Buone letture!

Tommaso Labranca, LABRANCOTEQUEGog edizioni

Complimenti a Gog che pubblica in volume cartaceo Labrancoteque, l’egozine autoprodotta artigianalmente e clandestinamente da Tommaso Labranca nell’arco di un decennio. Era un diario intimo, una raccolta di riflessioni altissime e bassissime, una scatola piena di ritagli di giornale. C’è tutto Labranca qui, ora che Labranca non c’è più e ci siamo accorti che dare una dimensione intellettuale al trash è l’atto più serio che si possa compiere, di questi tempi.

Carlo Rovelli, BUCHI BIANCHIAdelphi (3 marzo)

Il quarto capitolo di una quadrilogia ideale sullo stato dell’arte della fisica contemporanea. Dopo le note Sette brevi lezioni (divenuto un caso letterario globale), dopo il tentativo di introdurre i comuni mortali a un più complesso concetto di tempo (v. L’ordine del tempo), dopo l’approcio para-romanzesco ai fondamenti base dell’inavvicinabile meccanica quantistica, tramite la storia di Werner Heisenberg (v.Helgoland), qui Rovelli lancia il pensiero oltre l’orizzonte degli eventi del buco nero, lì dove lo sguardo non può arrivare, e ci introducce all’affascinante ipotesi dei buchi bianchi, regioni dello spazio-tempo in cui nulla può entrare e tutto fuoriesce. Quello del fisico veronese è un esperimento che si può dire riuscito, e ormai quasi decennale, di andare oltre la divulgazione scientifica e portare le nuove consapevolezze della scienza nel dibattito pubblico, se ce ne fosse ancora uno.

Francesco Pecoraro, SOLO VERA É L’ESTATE Ponte alle Grazie (7 marzo)

Pecoraro torna al romanzo e lo ambienta al 20 luglio 2001, il giorno di Piazza Alimonda. I suoi protagonisti, tre ex studenti romani del Mamiani, sono legati dall’amicizia, dalla politica e da una comune passione per la stessa donna, Biba. Non sono a Genova ma sulla via Pontina, diretti sul litorale per quella che sembra una sera d’estate come tante. All’alba, tutto sarà diverso, anche per loro. Gli elementi sembrano esserci tutti per sperare in un nuovo grande romanzo dell’autore che con La vita in tempo di pace e Lo stradone si è imposto tra i maggiori viventi del nostro paese.

Michael Punke, IL CRINALEEinaudi Supercoralli (7 marzo)

Se siete fan del genere western, continuate a consigliare a tutti di leggere Lonesome Dove di McMurtry e state facendo binge watching con la serie di Django solo per vedere Manuel Agnelli nei panni di un cowboy, questo libro fa al caso vostro. Sebbene la biografia di Punke sia alquanto bizzarra per uno scrittore (ha lavorato alla Casa Bianca e al Congresso e attualmente è l’ambasciatore presso la World Trade Organization), è l’autore di Revenant, da cui il film di Iñárritu con Di Caprio e l’orso, quindi tutto sommato ci fa ben sperare.

Douglas Rushkoff, SOLO I PIÙ RICCHILuiss University Press (10 marzo)

Vi ricordate Mark O’Connell in Appunti da un’Apocalisse quando descriveva i multimilionari della Silicon Valley che diventavano doomsday preppers? Bene, Solo i più ricchi è la lente d’ingrandimento su questo spinoso tema. Douglas Rushkoff è professore di teoria dei media ed economia digitale al Queens College di New York. In questo libro descrive perchè l’élite tecnologica sta costruendo un piano segreto per sopravvivere all’ “Evento” e come mai i più ricchi e potenti della nostra società si sentano più giustificati che mai nella loro ricerca della ricchezza individuale.

Emmanuel Carrère, V13 Adelphi (14 marzo)

Carrère chiuso in una «scatola di legno chiaro» per dieci mesi, ad ascoltare le testimonianze del processo ai colpevoli degli attentati avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015, quelli del Bataclan. Il divo della letteratura francese si è esposto a questa nuova esperienza perturbante, ne sarà uscito cambiato nell’animo per l’ennesima volta? Oppure sarà rimasto se stesso, ingabbiato nel noto ego ipertrofico che gli serve da protezione anche di fronte all’orrore? Come che sia, la narrazione di Carrère è sempre magistrale e capace di sprofondare negli inferi il lettore. Qui gli articoli, pubblicati durante il processo su vari quotidiani europei, sono rivisti e accresciuti, ne usciremo vivi?

Satoshi Nakamoto, WHITE PAPERTimeo Palermo (†*) (15 marzo)

Non un libro ma un atto rivoluzionario. La nuova casa editrice Timeo si è presentata a dicembre dicendo di voler seguire le tendenze della “speculazione immaginifica” e oggi porta nelle librerie l’oggetto di culto dell’underground delle criptovalute. Satoshi Nakamoto, pseudonimo di un’entità di cui si sa poco o nulla, è l’oscuro inventore delle criptovalute e White Paper è la sua bibbia occulta che dal 2008 ha ridefinito i concetti di valore, di moneta di scambio e di sovranità. Qui, ad esempio, sono citati per la prima volta strumenti oggi familiari come registro pubblico e blockchain. Questa prima edizione italiana è completata da una prefazione di Ben Vickers, un’introduzione di James Bridle, un commento di Jaya Klara Brekke e un contrappunto del collettivo Ippolita.

Hermann Broch, I sonnambuli II. 1903 – ESCH O L’ANARCHIAAdelphi (17 marzo)

Ne La notte di Antonioni durante il party a casa di un ricco industriale, mentre gli ospiti si trascinano in discorsi vacui e frivoli, la figlia del padrone, una giovane Monica Vitti, se ne sta in disparte a leggere, immersa nella propria apatia. Il libro che legge è l’edizione integrale de I sonnambuli di Hermann Broch. Esch o l’anarchia è il secondo dei tre libri che compongono questo capolavoro spesso trascurato del Novecento, in cui il romanzo storico si fonde al dramma esistenziale. Broch non sfigura in compagnia di Musil, Joyce e Kafka, niente di meno. Adelphi lo pubblica oggi, dopo un’attesa sofferta di tre anni dall’uscita del primo titolo.

Giusi Palomba, LA TRAMA ALTERNATIVAMinimum Fax (17 marzo)

“Cosa succede quando a essere accusato di stupro è un attivista, agitatore culturale, alleato femminista, ed è il tuo migliore amico?”. Il promettente esordio di Giusi Palomba, scrittrice e traduttrice napoletana trapiantata a Glasgow, va dritto al cuore delle contraddizioni della narrazione dominante della cultura contemporanea, offrendo un punto di vista inedito sulla violenza di genere. 

Quentin Tarantino, CINEMA SPECULATIONNave di Teseo (21 marzo)

Tarantino lo si ama o lo si odia: per quelli del primo gruppo, arriva finalmente il suo primo saggio sul cinema. Anzi, come gran parte dei saggi contemporanei, c’è dentro un pò di tutto: critica cinematografica, teoria del cinema, reportage e storia personale.

Neal Stephenson, L’ERA DEL DIAMANTEFanucci (24 marzo)

Ritorna in libreria per Fanucci questa gemma dello scrittore postcyberpunk Stephenson e vincitore del Premio Hugo 1996 (l’edizione precedente di Shake era arrivata a costare a cifre assurde!!!). In questo romanzo troviamo un mondo futuro popolato da nanotecnologie che controllano tutti gli aspetti della vita quotidiana.

Damon Galgut, L’IMPOSTOREEdizioni E/O (29 marzo)

Alzi la mano chi conosceva Galgut prima della vittoria del Booker Prize 2021. Detto questo, la nuova edizione de L’impostore (la prima era di Guanda, a cui va il merito di aver “scoperto” per primo lo scrittore sudafricano) va segnalata. Dal titolo si può già intuire la trama: anche ai margini della savana africana si celano segreti torbidi, sesso e morte…

Alberto Laiseca, PER FAVORE PLAGIATEMI!Wojtek Edizioni (29 marzo)

Dopo Ricardo Piglia e Danilo Kiš esce per la bellissima collana Ostranenie questo romanzo-saggio dello scrittore argentino Laiseca, scomparso nel 2016. Tema facilmente intuibile dal titolo, ovvero il plagio, nei diversi campi: politica, religione, scienza e ovviamente, letteratura (Kafka, Joyce, Borges, Poe, Lezama Lima tra gli altri).

Esther Kinsky, ROMBOIperborea (29 marzo)

E’ stata accostata spesso ad un nome altisonante come W.G. Sebald, di sicuro c’è che attualmente è una delle migliori autrici tedesche in circolazione. Dopo aver letto i suoi Macchia e Sul fiume pubblicati da Il Saggiatore, siamo in trepidante attesa per il suo ultimo romanzo, vincitore del Premio Kleist, che uscirà per Iperborea. Nota aggiuntiva: si dice che la Kinsky trascorra lunghi periodi dell’anno in Friuli, regione a cui è molto legata e fonte d’ispirazione per questo libro. 

Anne Carson, DECREAZIONEUtopia Editore (31 marzo)

Estratti di prosa, dialoghi teatrali, arte, versi di poesia, studi sul mito e sul classicismo, cultura occidentale: i saggi di Anne Carson sono semplicemente unici. La poetessa canadese, dopo aver investigato l’ “utilità” della poesia in relazione al mondo del denaro (Economia dell’Imperduto) e lo studio del desiderio nella letteratura greca (Eros il dolceamaro), questa volta ci conduce a esplorare il concetto della decreazione formulato da Simone Weil.

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