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Interno, casa di Giulia Martinez. La prima riunione postestiva del 2022 di Altri Animali è quasi finita; a parte Lelecane che piange la ritirata della Russia, stanno tutti bene. Pure l’eminenza grigia che tiene in piedi la baracca 1«La Medusa» per gli amici.sembra contenta: è stata la riunione più rilassata nella storia della redazione. Marco blatera di Kendrick Lamar mentre il suo amico muore di allergia al gatto, Giorgia ci parla della fiera che inizierà questa settimana al Brancaleone e Giulia e Stefano giocano a scacchi 2Non è vero: Giulia e Stefano fanno normali cose da riunione, cioè stanno seduti, parlano, ascoltano, ogni tanto si fanno i cazzi loro, ogni tanto fanno qualche proposta seria, ogni tanto fanno una battuta, ogni tanto qualcuno ride alle loro battute. Gli scacchi erano un modo comodo per citare tutti i presenti.. Io sto pensando alla mia prossima campagna di Dungeons&Dragons, intuisco che siamo in chiusura e che è arrivato il momento di lanciare proposte cazzone che nessuno raccoglierà – il mio momento – quindi pitcho la mia rubrica astrologica. Roberto ride3Non è vero neanche questo, mi serviva una scusa per citarlo., Eleonora rilancia: «A questo punto fai la posta del cuore», Florinda raccoglie l’assist e mi crocefigge una volta per tutte: «Possiamo mettere una scatola per le lettere in fiera».
Stacco.
Interno, casa di Eleonora4In questo momento non ho una casa, storia lunga., otto giorni dopo. La fiera è finita e io ho quattordici lettere a cui rispondere. La prima è illeggibile, deve averla scritta un medico o forse un procione. Non sono sicuro di aver decifrato bene la calligrafia, ma partiremo da questa.

Una donna dice che sono un maschilista narcisista periporò che dovrei rinunciare alla mia carriera per lei qualsiasi vo visa che dovrebbe stare scesi a curcuma. Come ne esco?
Nel suo autobiografico Errata. Una vita sotto esame il celebre scrittore George Steiner racconta un episodio della sua infanzia. Papà Steiner sta leggendo l’Iliade al piccolo George; arrivati a uno dei punti di massima tensione, quando Patroclo è già morto e Achille incazzato come una faina sta per ammazzare il povero Licaone, si accorgono che il traduttore si è perso un pezzo: manca il resto della scena, il testo salta direttamente al libro successivo. Accidenti, per qualche sfortunata coincidenza lo stesso problema si ripresenta in tutte le traduzioni che gli Steiner hanno in casa. Certo, una soluzione ci sarebbe. Papà Steiner ha un’edizione in greco antico, lui e il piccolo George potrebbero prendere dizionario e grammatica e tradurre insieme i versi che tanto vorrebbero leggere, giusto per sapere come finisce la scena. Che ne dici, figliolo, ti va di tradurre l’Iliade a cinque anni e diventare uno dei più grandi critici letterari del Novecento?
Tu, mio caro lettore, ti starai chiedendo cosa c’entri questo aneddoto con le tue perplessità sulla curcuma. Assolutamente nulla.

Il ragazzo di una mia amica (mio amico anche lui) ha spesso atteggiamenti ambigui nei miei confronti. Come evitare il panico?
Carə miə, ancora una volta la soluzione è nelle sagge parole recitate da Will Smith in quel capolavoro che è After Earth: «Il pericolo è reale, la paura è una scelta». Il panico lo eviti fregandotene: tu non stai facendo niente di sbagliato, non hai colpe, se qualcuno ci prova con te non è un problema tuo. Un altro discorso è il pericolo, cioè la rottura di cazzo che deriva da questi atteggiamenti ambigui. È fastidioso? Supera limiti che non dovrebbe superare? È spiacevole? Diglielo. Gli dici «Senti zio quando fai questo o quest’altro mi fa un po’ strano, mi mette a disagio, potresti tipo non farlo?» E se invece il panico deriva dal fatto che queste attenzioni non sono affatto spiacevoli, allora o hai un problema oppure puoi provare a convincere la tua amica che tre è il numero perfetto.

Cara posta del cuore, mi sono innamorato di una ragazza che vendeva libri scolastici usati a una bancarella di Colli Albani. Il suo nome è Silvia. Dopo un paio di settimane di frequentazione, mi ha convinto a lavorare con tutta la famiglia alla suddetta bancarella. Lavoro sette giorni su sette, dalle nove alle venti e trenta; riesco un po’ a parlare con lei soltanto in pausa pranzo. Non ho visto ancora una lira. Stanti i miei sentimenti, secondo te è sfruttamento padronale o amore? E inoltre: esiste una correlazione tra il capitalismo straccione e mafioso italiano con i sentimenti? [firma illeggibile]

Caro lettore, non c’era bisogno di rendere la tua firma illeggibile: avresti anche potuto non firmare. Che dire, esiste una correlazione tra il capitalismo straccione e mafioso italiano e i sentimenti? Il compianto Kevin Spacey, non ricordo se nella prima o nella seconda stagione di House of Cards, cita Oscar Wilde: «Nella vita, tutto riguarda il sesso; tranne il sesso, il sesso riguarda il potere». Quindi, parafrasando la tua domanda, esiste un legame tra una delle peggiori incarnazioni del potere e la più spontanea sublimazione del desiderio di accoppiarsi? Claro que sí.
Ora, venendo a noi, cioè a Silvia, proviamo ad analizzare la situazione con lucidità: quale che sia il motivo che ti ha spinto a lavorare alla bancarella direi che lo sfruttamento padronale c’è tutto, e per quello ti serve un legale o qualcosa del genere, ma insomma io non posso aiutarti perché l’unica legge di cui mi occupo in questa veste è la legge dell’amore. Per quanto riguarda Silvia, invece, la questione è più semplice. Non vuoi lavorare alla bancarella? Licenziati. Se poi Silvia non vorrà più stare con te allora è tempo che tu e la tua firma illeggibile troviate qualcuno alla vostra altezza.

Il tuo migliore amico dai tempi dell’università è fidanzato con una tua grande amica: decide però, dopo anni di relazione, di dichiarare il tuo [sic, ma penso che intendesse suo – se così non fosse, sarebbe una fantastica storia di narcisismo indeciso] amore, non corrisposto, per te. Cosa fare per non perdere entrambe le amicizie e tornare a com’era prima? È giusto doversi allontanare e rischiare di rovinare entrambi i rapporti per una cosa che non hai chiesto né voluto?
In The O.C., quando Ryan trova Oliver in manette per aver provato a comprare cocaina da un poliziotto in borghese, il protagonista è combattuto: dire a Marissa che il suo amico Oliver è stato beccato a comprare la sostanza che giurava di aver smesso di usare o evitare di smerdare il ragazzo e mantenere il segreto? In linea con la morale bigotta e democristiana della serie, Ryan trova una terza via per pararsi il culo: prende il telefono, fa il numero di Marissa, lo passa a Oliver e spara un «Diglielo tu».
Vuoi far tornare le cose come prima? Non puoi. Ormai sai che il tuo amico è follemente innamorato di te e non è che puoi chiamare un’azienda in cui lavorano Elijah Wood e Kirsten Dunst e farti cancellare la memoria. Puoi fare di tutto per non litigare, o almeno per non litigare con entrambi, ma questo dipende anche da come reagiscono loro. Dando per scontato che tu abbia già detto al tuo amico che non è ricambiato, direi che hai due possibilità: o decidi di tenere tutto segreto, oppure fai una mossa alla Ryan e vai dal tuo amico a dirgli «Senti a me di avere un segreto con la mia grande amica non va, e francamente non mi va nemmeno che lei non sappia che il suo ragazzo è innamorato di un’altra persona, quindi insomma hai qualche giorno per dirglielo tu sennò glielo dico io». O qualcosa del genere. Credo di averlo già detto a qualcun altro in qualche altra risposta e lo ripeterò: non è colpa tua se la gente ci prova con te – e se qualcuno la pensa diversamente quel qualcuno è uno stronzo.

Perché l’editoria è piena di maschi fragili?
Bojack Horseman, puntata due o tre della prima stagione. Esplode uno scandalo legato a una presunta mancanza di rispetto di Bojack nei confronti di un veterano dei marine; Bojack viene intervistato per scusarsi e chiarire il malinteso, chiaramente tutto precipita e a un certo punto il conduttore gli chiede: «Quindi non pensi che i soldati siano tutti eroi?». La condivisibilissima risposta di Bojack è: «Penso che i soldati siano esseri umani. E la maggior parte delle volte gli esseri umani sono stronzi. E non è che se dai un fucile a uno stronzo e gli dici che ha il diritto di uccidere quello smette di essere uno stronzo». Non penso che sostituendo il fucile con un ingiustificato senso di superiorità e un pizzico di potere da esercitare in un mercato affondato corrotto e ridicolo cambi qualcosa.

Cari Altri Animali, da qualche tempo in redazione è arrivat* un* collega nuov, con cui c’è una certa chimica. Ridiamo, scherziamo, insomma flirtiamo abbastanza apertamente. Mi sento però in colpa perché li corrisponde alla definizione di “grammar nazi”. La domanda è: ci può essere una speranza di felicità in una relazione con l*i?
Va bene tutto purché non sia milanese.

Gentile Leonardo, o Altri Animali, lei è troppo bella per me e io sono un incel. Non ho mai avuto una ragazza eppure lei mi ha scelto. Vuole fare l’amore, l’ha voluto dal primo momento, ma non so come si fa; e non vorrei che lei capisse che non l’ho mai fatto: sarebbe svilente. Che faccio? Potrei far pratica con una escort, ma poi come riuscirei a guardarla negli occhi la mia nuova ragazza? Con una puttana è tradimento? Grazie Leo. O “AA”.

Parafrasando Kanye West, incel è uno state of mind: non essere severo con te stesso, non frustrarti e non scaricare la tua frustrazione sugli altri. Non hai ancora scopato? Non c’è niente di male; ti svelerò un segreto: tutti, a un certo punto della loro vita, non avevano ancora scopato. Pensa che non c’è niente di te che suggerisca che tu abbia fatto sesso (perché d’altronde non l’hai mai fatto) e che questa persona vuole comunque fare sesso con te: vuol dire che non aver mai scopato non è un fattore così decisivo. Allora sii sincero, alla fine scopare è una questione di disinvoltura e non so te ma io non riesco a immaginare qualcosa di più sexy di un uomo che ha il coraggio di aprire il suo cuore e ammettere: sono un verginello.

Ti innamori di un ragazzo del tuo gruppo di amici. State insieme per un periodo, ma poi lui si fidanza con una delle tue migliori amiche. Dopo un difficile periodo iniziale, riuscite a tornare tutti amici. Tu accetti la loro relazione e riesci anche a essere felice per loro. Dopo cinque anni lui, ancora fidanzato con la tua amica, ci prova di nuovo con te. Messaggi fuori luogo, battutine maliziose, approcci fisici. Lui non ti interessa più da quel punto di vista: anzi, in questi anni è diventato per te un grande amico. Come mi dovrei comportare per non rovinare entrambe le amicizie? Sono combattuta tra raccontare tutto alla mia amica, e farle capire che probabilmente la sua relazione ha qualche problema, e non dire nulla, per paura di perdere l’amicizia di entrambi.
Era il 2012 quando Taylor Swift cantava We Are Never Ever Getting Back Together, ma è dall’alba dei tempi che gli ex rompono il cazzo. Quanto sei amica di entrambi? Se la risposta è «Non abbastanza» ti direi fanculo lui, dillo a lei e se non la prende bene fanculo pure lei. Se la situazione è più delicata ti rimando a una qualsiasi delle risposte precedenti che tanto mi sembra che avete tuttə lo stesso problema.

Passività solo nei confronti di chi non potrà mai entrare in competizione con me nel mondo reale. Che ne pensi?
Non sono sicurissimo di seguirti. Passività in che senso? Ma soprattutto, cos’è il mondo reale? Pensaci.

Caro Leo, la “mia” donna mi ha trovato a leggere il romanzo di Ceccherini Il mostro e da allora non vuole più avere rapporti sessuali con me. Cosa posso fare? Grazie, Simone Sauza.
Non ho la più pallida idea di chi sia il reale autore di questo messaggio5Davvero non ne ho idea. Sembrerebbe uno dei classici scherzi dei ragazzi della Nuova Verdə, ma non vedo perché dovrebbero prendersela con due autori usciti entrambi dalla loro “palestra”., ma chiunque sia stato è bene che sappia che il furto d’identità non è uno scherzo e che milioni di famiglie ne soffrono ogni anno.

Caro Leonardo, l# amo ma vorrei stare da sol#. [Firmato: #]
Guarda dentro te stessə: in che senso vuoi stare da solə? Vuoi scopare con gente nuova? Vuoi i tuoi spazi? Ti piace pensare a te stessə come a una persona single, nel senso che il tuo equilibro, la versione di te che preferisci, è single? Truman Capote, parafrasando una vecchia suora spagnola, diceva che si versano più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle non accolte: forse il problema è solo che al momento sei felice e stai cercando un modo per sabotarti, ma potrebbe anche non essere così. Ami questa persona? Non vuoi perderla ma non vuoi neanche rinunciare a quello di cui hai bisogno? Se il punto è scopare con gente nuova, parlatene: le relazioni aperte a volte finiscono male ma non mi sembra che quelle esclusive vadano tanto meglio. Vuoi più spazi per stare da solə? Diglielo, spiegaglielo. Vuoi essere single e comunque non perdere questa persona? Lasciatevi e trasformate la vostra relazione in uno di quei rapporti tossici e malsani che durano per decenni in cui tipo passi anni senza parlare con una persona poi riprendete a scopare e non capite più se state insieme o no.

Ma è vero che fate le feste piene de pischelle?
Non sono informato su questa storia delle pischelle ma c’è sempre un sacco di FRE–

Carissimo Leonardo [il mio nome è cancellato ma leggibile, sul serio non capisco se devo prenderla come una minaccia o qualcosa del genere], ti scrivo per confidarmi e chiederti un consiglio. Sono uscita da una relazione che mi ha consumata e non riesco ad aprirmi effettivamente ad altre conoscenze. La situazione è abbastanza tragica e molto complessa da raccontare. L’unica cosa certa è che ho un effettivo blocco con le persone e il tempo non è mio amico. Grazie mille, tanti saluti.
Cara lettrice, il tempo è un bastardo, figuriamoci se può esserti amico. Quando qualcuno ti dice che devi darti tempo, che ti serve del tempo, in realtà non sta davvero parlando del tempo; aspettare non servirebbe a nulla se nel tempo non avvenissero dei cambiamenti: il punto non è il tempo, il punto è come ti senti tu. Non aspettare di essere pronta ad aprirti a persone nuove; semplicemente non aprirti a persone nuove. Trova delle vie di mezzo, se vuoi conoscere persone nuove ma non ti va di confessargli i tuoi traumi non c’è problema, cerca di avere rapporti più superficiali. Tanto non serve provare grandi sentimenti per essere una brava persona, puoi rispettare unə scopamicə tanto quanto rispetteresti lə compagnə di una vita. E se non vuoi rispettarlə, non rispettarlə, siete adulti e non è colpa tua se sei circondata da simp. E se lə tuə scopamicə non è adultə, allora hai un problema con la legge (ma l’importante è non avere un problema con te stessa: amati sempre).

Care Destinatarie, sono una ragazza di trentun anni in una relazione duratura e sincera. Non ho dubbi né problemi d’amore, e se pure ne avessi e dovessi dire addio al mio amato soffrirei ma sopravviverei (è l’amore della mia vita eh, mica uno qualsiasi). La mia domanda è: quel tormento, quella passione, quel dramma e quello scompiglio dell’amore quando hai vent’anni è perso per sempre? Non mi manca, ma un po’ forse sotto sotto lo vorrei. Grazie.
L’amore a vent’anni conquista tutti, dai registi della nouvelle vague agli scrittorini in fissa con Nanni Moretti. Le farfalle nello stomaco, gli sguardi di sfuggita nelle biblioteche dell’università, le mani che si sfiorano la prima volta che dissezionate un cadavere insieme: è possibile provare di nuovo queste emozioni, cara lettrice? Quando stai da tanto con una persona finisci per abituarti alla sua presenza, e ogni tanto è sano e divertente creare qualche occasione speciale per riaccendere la passione. Ma lo scompiglio, il dramma, il tormento? Come fare a provare le stesse emozioni che provavi da ragazza? Facile: trasforma la tua vita in un teen drama. Tradiscilo e poi digli che solo adesso hai capito quanto lo ami, lascialo e riprendilo, fallo sedurre dalla tua migliore amica, da tua madre, da tuo padre, dal tuo cane, fate cose pazze, fate tutte le acrobazie sentimentali che vi vengono in mente, fate della sana violenza psicologica a voi stessi e, perché no, anche a chi vi sta intorno. Orfeo e Euridice, Romeo e Giulietta, Effy e Freddie: le grandi storie d’amore hanno un finale tragico, ma la tua storia d’amore può essere una tragedia infinita.

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